A come Autostima.
L’autostima viene spesso citata nei libri di crescita personale e sul web. È già da tempo che pensavo di approfondire questo tema ed ora eccomi qui a scrivere un articolo che aiuta anche me a fare delle riflessioni personali.
Su internet alla parola autostima, Google rimanda a siti che la definiscono, che promettono di migliorarla con le sette regole d’oro, di aumentarla, di ritrovarla, di svilupparla in undici mosse. Penso che ognuno possa fare il percorso in diverse mosse: sette, undici, cento e di più, quanto siano necessarie. Ogni percorso è unico, come unico è ogni individuo.
Ho trovato anche dei test per valutare la propria autostima, ne ho anche provato due io stessa, mi sono divertita a rispondere alle domande.
Alcune domande sono state interessanti perché possono già suggerire in quali ambiti di vita la nostra autostima oscilli e in quali casi possiamo porci degli interrogativi su noi stessi.
Ma che cos`è l’autostima, come si forma?
È un bisogno? Che volto ha?
L’autostima è un’esperienza, può essere vista come una conseguenza, quindi un punto di arrivo ma anche un punto di partenza. Dipende pero` dove siamo posizionati e qual è la nostra fase evolutiva. L’autostima può essere alimentata, può trasformarsi e può crescere. Essa si genera dall’interno, deriva sicuramente dagli influssi educativi della famiglia di origine, dall’ambiente, dalla scuola e dai modelli culturali appresi.
Possiamo sentire la nostra autostima realizzata quando abbiamo fiducia nella nostra capacità di affrontare le sfide della vita, quando siamo in grado di realizzare i nostri desideri, esprimere i nostri valori e sentirci di valore. Possederla rappresenta una conquista, essa innalza la qualità della vita. Autostima significa essere nel centro vitale della propria esistenza.
Il livello di autostima ha delle ripercussioni sulle relazioni, sul raggiungimento degli obiettivi, sull’essere realisti, flessibili, indipendenti e cooperativi.
Una bassa autostima invece porta alla rigidità, all’ostilità, alla paura e all’irrealtà.
Prova ad immaginare l’autostima che cosa è per te? A quale figura assomiglia? Che colore ha? Quanto è grande? Cosa ti suscita? Potrebbe essere interessante osservare questa immagine nel dettaglio e sarebbe proficuo anche disegnarla per poterla guardare con più attenzione. Prova!
Se provo ad immaginare l’autostima mi compare un’immagine di una grande figura femminile, statuaria, importante ed accogliente. Questa è la mia immagine interiore, la tua potrebbe essere completamente diversa.
Un noto studioso americano di nome A.H.Maslow ci parla dell’autostima come di un bisogno insito in ogni uomo situato su di una scala simbolica gerarchica. Secondo questa teoria l’uomo per potersi autorealizzare deve scalare una montagna gerarchica di bisogni primari legati al cibo, alla sicurezza verso quelli più complessi legati all’appartenenza, alla stima e all’autorealizzazione Questo viaggio è sostenuto dalla motivazione.
La vita diviene cosi un viaggio, una scalata verso conquiste sempre più complesse, é l’evoluzione!
Da cosa dipende l’autostima? I sei pilastri
Abbiamo visto che l’autostima è influenzata da fattori esterni ed interni, ma quelli a cui vorrei dare attenzione sono quelli interni. Trattando argomenti di ricerca interiore, la prospettiva che voglio mantenere è quella individuale. Questo non significa che l’uomo sia scollegato dal suo ambiente, anzi, ne è in continua relazione poiché inserito in un sistema. Il mio intento è quello di stimolare l’uso delle proprie facoltà e la scoperta della proprie risorse. L’uomo con le sue capacità dove arriva? Dove si spinge? Quanto può cambiare? Può lavorare sulla sua autostima? La risposta è si!
Uno psicoterapeuta statunitense di nome Nathaniel Branden ha scritto diversi libri e si occupa in particolar modo di autostima. Nel suo libro” I sei pilastri dell’autostima ” offre spiegazioni, spunti ed esercizi per sondare la propria autostima e migliorarla. Ne definisce l’identità che ho riassunto brevemente ad inizio articolo ed evidenzia le fondamenta che nomina come SEI PILASTRI. Sei fondamentali realtà, sei amici dell’autostima che si connettono tra di loro e si integrano.
- PILASTRO: vivere consapevolmente. Significa essere a contatto con la realtà, con se stessi, conoscere le proprie rappresentazioni mentali, le proprie emozioni ed i propri bisogni. Essere nel presente in ciò che si sta facendo e scegliere di comprendere ciò che non si conosce, anche ciò che mette paura e che fa ritrarre. Occorre una mente vigile ed attiva. Più è alto il livello di consapevolezza più si è padroni delle varie situazioni della vita.
- PILASTRO: accettazione di sé. É la disponibilità di entrare in contatto con parti di se stessi in conflitto. É la possibilità di riconoscere tutte le proprie esperienze interne come pensieri, emozioni, desideri e comportamenti senza negarle né giustificarle. Come si fa ad affrontare una paura se non la si accetta? Accettare è stare con quello che c’è. È un traguardo d’obbligo per attuare i cambiamenti.
- PILASTRO: avere senso di responsabilità. Significa essere l’agente causale della propria vita, significa entrare nel mondo degli adulti, scegliere di assumersi la responsabilità delle proprie scelte in tutti gli ambiti, per se stessi e nel rispetto del contesto esterno. Richiede un atteggiamento attivo.
- PILASTRO: affermare se stessi. Come contrariamente si potrebbe pensare superficialmente, autoaffermarsi non significa calpestare gli altri e fare ciò che si vuole, ma vuol dire dichiarare il diritto di esistere, esprimere se stessi , rendere onore ai propri desideri, valori e tradurli nella propria realtà di vita in modo etico.
- PILASTRO: darsi un obiettivo. Significa investire la propria energia in una direzione precisa: creare una famiglia, costruire una casa, studiare, risolvere un problema, avere relazioni serene ecc…Darsi un obiettivo eleva le competenze poiché ci sfida a superare i nostri limiti e stimola l’apprendimento che, ricordiamoci, dura tutta la vita. Ci infonde energia perché è un circuito che si autoalimenta.
- PILASTRO: integrità personale. Pratichiamo l’integrità personale quando agiamo in linea con i nostri valori personali, con l’essenza di chi siamo. Se tradiamo noi stessi l’autostima si incrina. Diventare più autentici a volte può essere faticoso, è necessaria una dose di coraggio, ma è un’azione che ripaga con equilibrio, ordine e pace.
I Quattro nemici dell’autostima
Come abbiamo visto i sei pilastri per essere praticati hanno necessità di un individuo volenteroso, con senso di responsabilità, in cerca di consapevolezza ed autenticità che si prefigge obiettivi nella vita. Non tutti questi fattori pero’ sono disponibili contemporaneamente, l’importante è partire! Già darsi l’obiettivo di valutare dentro a se stessi i sei pilastri è una meta che ravviva l’autostima.
Talvolta pero` lungo la strada possono comparire degli ostacoli che mi sento di chiamare Nemici dell’autostima, perché bloccano gli accessi, ritardano le partenze e confondono le rotte.
Eccoli qui:
- PIGRIZIA: atteggiamento che spesso identifichiamo come ozio sul divano di casa, ma che si può definire anche alta resistenza a fare qualcosa di nuovo, talvolta correlata alla stanchezza fisica, ma spesso generata dal rifiuto a risvegliare una coscienza assopita. Si smuove attraverso l’uso della VOLONTÀ.
- PAURA: emozione nota a tutti, a volte paralizza, offusca la mente. Ci fa scappare, ci mette in difesa. È importante conoscerla, nominare la propria paura,chiedersi: di cosa ho paura? Si affronta risvegliando il CORAGGIO.
- RELAZIONI IMPANTANANTI: persone che ci giudicano, che ci feriscono, che non ci sostengono non aiutano la nostra strada verso l’autostima. È necessario cercare e creare nella propria vita relazioni sane con persone affini che ci accolgano e ci comprendano.
- OSTACOLI MENTALI: spesso i nostri peggior nemici siamo noi stessi. Le nostre idee, le interpretazioni di noi stessi, degli eventi e degli altri sono fortemente condizionanti se non rispecchiano la realtà. Avremo una visione fasulla, su cui sarà difficile operare. È necessario migliorare la comunicazione con noi stessi e con gli altri.
E TU? A CHE PUNTO SEI CON LA TUA AUTOSTIMA?
Come vedi i tuoi sei pilastri… ed i nemici?